L'Autrice ci avverte: «È una testimonianza vera, non un romanzo, anche se è avvincente come un romanzo».
Gina ha il dono di vedere oltre le apparenze, un dono che le sconvolge la vita; ha però anche un ulteriore tratto distintivo, molto condizionante, che condivide con tante altre donne: i suoi genitori volevano un maschietto.
Questo la renderà inizialmente molto vulnerabile e manipolabile, pronta a tutto pur di sentirsi dire "brava". Le sue straordinarie capacità e questa sua fragilità diverranno una miscela esplosiva, la trascineranno in un vortice di pericolosi contatti con… chi regge le fila delle guerre sul nostro pianeta. Da Dunkerque a Roma, da Kabul a New York, le ci vorranno incontri davvero sorprendenti per ritrovare finalmente l'autostima e le chiavi della propria missione in questa vita. Sèguito ideale di Dalla sottomissione alla libertà (composto fin qui da 2 volumi, come questo legati tra loro solo dai temi trattati), questo libro ci svela i giochi nascosti dietro al volto amabile del potere planetario, ma anche il mondo delle donne che i loro genitori avrebbero voluto fossero maschi. Molte lettrici si riconosceranno, e molti lettori riconosceranno le donne che conoscono. È anche la storia di una guarigione che ci tocca tutti da vicino, uomini e donne: la riconciliazione con il principio femminile che, quando non lo riconosciamo, giace sepolto in noi.