Mi chiamo Lucia Ferri e sono una sfigata. Non ci credi? Come definiresti una ragazza di tredici anni povera in canna che abita in un paese di ricchi, con un sacco di problemi familiari? Giusto, mi sono dimenticata di un piccolo particolare: sono stata aggredita dai mostri e posseduta. Non che mi faccia piacere, ma sono costretta a registrare la mia storia su delle audiocassette, per tramandare l'orrore che ha sconvolto la mia vita perché non so se sopravviverò per raccontarla di nuovo. Hai abbastanza coraggio per ascoltarla? Sono sicura di sì, perciò ti do il benvenuto a Cabotina, dove il male striscia tra le case sotto forma di tentacoli dai mille occhi. Dove nessuno è al sicuro.
Una nube indistinta divenne una mano che lo prese per la gola, l'altra accanto afferrò l'aria come si fa con un lenzuolo e la strappò. Uno squarcio si aprì nell'aria liberando una luce smeraldina e una corrente che risucchiava verso la breccia. Non riuscii a vedere molto tra le lacrime, ma sembrava che fosse come una finestra affacciata su un altro mondo.