Non sono scritti da intrattenimento. Nelle intenzioni c'è un invito alla lentezza dell'ascolto, a sentire l'infanzia, la terra con i suoi aiutanti visibili e invisibili che non seguono le strade della logica, non calcolano né tramano. L'Essere è una melodia. Tutti possono imparare ad ascoltarla, scriveva Severino.