Il cosiddetto "vangelo tibetano", da molti considerato un falso ma comunque protagonista di una notevole bibliografia, rappresenta anzitutto un momento d'emergenza spirituale in cui un insieme di valori, morali e spirituali, tentano d'arrangiarsi in una sintesi positiva tra diverse tradizioni religiose. Questa emergenza risulta una volta di più nel lavoro di traduzione, dedicato in questo caso a una fonte assai discutibile, la cui filigrana è ricca d'ambiguità.
La leggenda di Gesù "fuggito in Kashmir" o, come si dice spesso, in "India" era pressoché sconosciuta in Occidente finché un ricercatore russo, Nicolas Notovic, giunse nel 1887 in Ladakh e venne a contatto, a suo dire, con elementi inediti, inoltrandoli in Europa attraverso un libro, "La vita sconosciuta di Gesù", edito a Parigi nel 1887. Il racconto della vita di Issa si collega al Nuovo e al Vecchio Testamento ma anche alla tradizione vedica, trovando posto in un quadro di leggende da ricondursi prevalentemente al mondo persiano, attinenti alla presenza di Isa/Gesù in Oriente.
Presentiamo qui una versione immediatamente disponibile in versione cartacea del testo di cui oggetto, comprensivo di una nuova introduzione critica.