Filippo vorrebbe vivere della sua musica. Ci ha messo tutto l'impegno possibile, eppure sembra che la sua carriera non riesca mai a decollare da quel punto di vista. Nel frattempo, ha dato una svolta alla sua vita lavorativa avviando con successo un'attività imprenditoriale nella ricerca e selezione di personale domestico. Questo successo, però, accentua la sua frustrazione per il sogno musicale che ancora rimane irrealizzato. In preda allo sconforto, Filippo decide di lasciare temporaneamente la Puglia e tornare a Milano. Qui vuole rivedere una persona speciale che, durante gli anni universitari, è stata una guida spirituale e fonte di ispirazione: Joumash, il tassista. Quest'uomo, con le sue poesie e la capacità di trasformare le vite dei suoi passeggeri grazie alla sua saggezza, era stato per Filippo un vero mentore. Joumash aveva sempre aiutato Filippo a guardare le cose da un altro punto di vista e a trovare un senso più profondo in ogni snodo della vita. In fondo c'è sempre un'altra corsa ad aspettarci. Quando si incontrano a Milano e Joumash inaspettatamente propone a Filippo di sostituirlo alla guida del taxi per una settimana, il giovane accetta la sfida con un po' di reticenza, ma sicuro che sia un'altra lezione di vita del vecchio Jou. Forse la più importante.