Fra le corde di un contrabasso è un piccolo capolavoro di delicatezza e ironia, firmato da Salvatore Farina nel 1882. Ambientato nel pittoresco borgo di Pasturo, in Valsassina - terra di pascoli, di ottimo stracchino e di antiche storie - il romanzo racconta le vicende di Orazio, giovane figlio di una famiglia di produttori di formaggio, mandato in città per studiare e destinato, nei desideri paterni, a proseguire la tradizione di famiglia.
Ma il suo ritorno in paese spiazza tutti: al posto dei libri di scienza casearia, porta con sé un contrabbasso, nuova e travolgente passione che scuote la quiete del villaggio. Fra sogni musicali ambiziosi - una "Sinfonia delle Alpi" capace di imitare il canto della natura - e passeggiate solitarie nei boschi, Orazio ignora la tenera Concettina, cugina giunta in casa e già innamorata di lui. Narrata dalla voce attenta di un medico di paese, questa vicenda semplice ma ricca di umanità tratteggia con brio l'incontro fra modernità e tradizione, il contrasto fra sogni artistici e la concretezza della vita quotidiana. E quando il destino bussa alla porta, persino l'eco più armoniosa deve fare i conti con la realtà. Un racconto fresco, lieve, ironico, che conserva intatta la grazia della narrativa ottocentesca, capace ancora oggi di far sorridere e commuovere.
Salvatore Farina (Sorso, 10 gennaio 1846 - Milano, 15 dicembre 1918) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Narratore ottocentesco di fama internazionale del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia, scrisse romanzi che per il loro carattere sentimentale sono stati paragonati a quelli di Charles Dickens.