La figura di Costanza d'Altavilla si impone nel testo in tutta la sua forza di sovrana, di donna e di madre. Data in sposa a Enrico VI per un gioco politico fatto di alleanze, si mantenne estranea all'ambizione del marito dominatore, usando tutta la sua diplomazia per difendere la sua terra e la sua gente. Il suo obiettivo si poté realizzare solo dopo la morte del marito stesso quando, dopo aver allontanato da sé i funzionari tedeschi rudi e sanguinari, riportò il figlioletto, il futuro Federico II, in terra di Sicilia, nella corte di Palermo, e cominciò a preparare per lui un regno unito e saldo. Con la sua amministrazione Palermo riprese l'antica politica interculturale e iniziò ad affermarsi come capitale della cultura e culla della nascente lingua italiana. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.